Alla petizione inviata alla Regione Emilia Romagna sulla contraddizione tra intesa Stato-Regione e nulla osta dell’allora Ministero dello Sviluppo Economico a proposito della conformità delle opere realizzate rispetto al progetto approvato, la Regione rispose ammettendo un errore che qualificò arbitrariamente come “errore materiale” (stando a diverse sentenze del Consiglio di Stato non pare che l’errore abbia le caratteristiche per essere classificato come “materiale”).
A una successiva richiesta di chiarimenti non è stata data risposta, come pure, dopo ben oltre trenta giorni, è rimasta senza risposta anche una richiesta di accesso agli atti con la quale si chiedevano i documenti comprovanti:
– che l’errore era stato rilevato prima dell’approvazione del progetto (altrimenti significherebbe che l’approvazione è avvenuta all’insaputa di chi ha approvato)
– le considerazioni fatte -se sono state fatte- per ritenere trascurabile l’incongruenza (se l’errore non era stato rilevato e considerato, l’intesa Stato-Regione potrebbe non essere valida)
– le indagini svolte per qualificare l’errore come “materiale” (accertare la natura dell’ERRORE è determinante per le azioni successive)
– le azioni intraprese per la rettifica dell’errore (quanto meno comunque “doverosa”, anche se “materiale”, come da sentenza del Consiglio di Stato).
Pare che per la Pubblica Amministrazione non sia obbligatorio rispondere alle richieste di accesso agli atti (silenzio-rifiuto), ma come vederci chiaro se viene persino negata la possibilità di leggere i documenti? (ammesso che esistano, aspetto del quale, a questo punto, DUBITO).
Download della richiesta di accesso agli atti e relativi allegati:
Richiesta accesso agli atti regione Emilia Romagna (10 download )